Sull’immigrazione in Europa siamo più scemi o più inumani?

INTERVENTO DI NICOLA ATALMI
Treviso, 16 Novembre 2022

Deve arrivare la rivista Nigrizia dei padri comboniani che da 140 anni “raccontano le Afriche” per dire tre verità indicibili sul tema dei migranti che sta infervorando la politica in Italia ed in Europa.
La prima è ruvida verità: le migrazioni per guerra, persecuzioni e fame sono migrazioni intra africane, gigantesche e continue delle quali a noi in Europa non arrivano nemmeno notizie. Chi sta morendo in Africa muore o sopravvive in Africa, non arriva qui.
Quelli che arrivano con i barconi in Italia quasi sempre sono quelli che possono permettersi di pagare i trafficanti di esseri umani. Sono migranti economici per i quali la rete familiare con fatica ha raccolto fondi per pagare il viaggio nella speranza possano farsi una vita migliore in Europa e magari aiutare a casa.
Ma allora perché noi invece parliamo di profughi e diritto d’asilo? E qui arriva la seconda scomoda verità: siamo noi che li costringiamo a dichiararsi profughi perché neghiamo qualsiasi altra realistica possibilità di migrare regolarmente in Europa per cercare lavoro.
La terza e ultima verità indicibile è che all’Europa l’attuale politica di gestione dell’immigrazione non conviene. Non è proprio utile agli interessi dei nostri paesi: è un costo economico enorme che crea illegalità. Mentre registriamo continuamente la necessità di arrivo di manodopera a fronte anche dell’invecchiamento della nostra popolazione, invece di programmare una normale e sana politica che permetta di migrare regolarmente in Europa alimentando economia regolare, spendiamo nei prossimi 7 anni dai 30 ai 50 miliardi di euro per respingere l’immigrazione irregolare, che noi causiamo con le nostre leggi e per gestire il gigantesco meccanismo per verificare le condizioni di diritto d’asilo che spesso non ci sono e che generano poi solo immigrazione irregolare, lavoro nero e sfruttamento.
Quindi riassumendo: abbiamo bisogno di manodopera regolare ma invece, lo dico brutalmente, di selezionarla noi, appaltiamo a caro prezzo questo servizio alla malavita organizzata.
Ma allora in Europa siamo più scemi o più inumani?
Sorge il dubbio che a qualcuno convenga alimentare paura ed insicurezza per ottenere facili consensi. Del resto lo abbiamo visto proprio questi giorni nella politica italiana. Sono bastati due barconi perché in televisione e nei bar non si parlasse più delle bollette impazzite, dei salari mangiati dall’inflazione e perfino della guerra in Ucraina.


Nicola Atalmi
Segreterio Generale Slc Veneto